Davide Ferrario, regista, sceneggiatore e scrittore. Nel 1987 esce il suo primo cortometraggio: Non date da mangiare agli animali, seguito due anni dopo dal primo lungometraggio La fine della notte che riscuote un’ottima critica. La sua carriera di regista è costellata di riconoscimenti in campo nazionale e internazionale, nel 2005 con Dopo mezzanotte ottiene dieci nomine al David di Donatello. Nel 1995 pubblica il romanzo Dissolvenza in nero, vincitore del premio Hemingway (adattato poi nel film di Oliver Parker Fade to Black) e nel 2010 pubblica con Feltrinelli Sangue mio.
sabato 1 gennaio 2011
Carmelo Pistillo
CARMELO PISTILLO
Carmelo Pistillo è poeta e uomo di teatro: drammaturgo, regista, attore. Nel 1982 ha curato e presentato il primo Festival di Poesia a Milano, svoltosi in Piazza Duomo con la prestigiosa partecipazione di Raphael Alberti, Edoardo Sanguineti, Luciano Erba, Franco Loi, il cantautore Roberto Vecchioni, ed altri numerosi poeti. Per molti anni ha collaborato con Hystrio, trimestrale di spettacolo diretto da Ugo Ronfani. Insieme al fratello Luigi ha creato Lombardia Festival, manifestazione multidisciplinare a cui hanno partecipato importanti artisti del panorama musicale e culturale italiano. Negli anni ottanta, con Antonio Porta, una delle principali voci poetiche del secondo Novecento, ha realizzato uno dei primi esempi di teatro di poesia. Ha pubblicato La locanda della chiglia (1986, Premio Camaiore Opera Prima), L’impalcatura (1992, Premio Speciale Guido Gozzano), Quaderno senza righe (2008), Mabuse (2009, Premio teatrale Alessandro Fersen) e I ponti, i cerchi (2011) L’ultimo spettacolo in cui è apparso nella triplice veste di autore, regista e interprete, è stato Danzando Galileo, presentato al Teatro Coccia di Novara con 300 ballerini in scena e un coro di voci bianche.
Carmelo Pistillo è poeta e uomo di teatro: drammaturgo, regista, attore. Nel 1982 ha curato e presentato il primo Festival di Poesia a Milano, svoltosi in Piazza Duomo con la prestigiosa partecipazione di Raphael Alberti, Edoardo Sanguineti, Luciano Erba, Franco Loi, il cantautore Roberto Vecchioni, ed altri numerosi poeti. Per molti anni ha collaborato con Hystrio, trimestrale di spettacolo diretto da Ugo Ronfani. Insieme al fratello Luigi ha creato Lombardia Festival, manifestazione multidisciplinare a cui hanno partecipato importanti artisti del panorama musicale e culturale italiano. Negli anni ottanta, con Antonio Porta, una delle principali voci poetiche del secondo Novecento, ha realizzato uno dei primi esempi di teatro di poesia. Ha pubblicato La locanda della chiglia (1986, Premio Camaiore Opera Prima), L’impalcatura (1992, Premio Speciale Guido Gozzano), Quaderno senza righe (2008), Mabuse (2009, Premio teatrale Alessandro Fersen) e I ponti, i cerchi (2011) L’ultimo spettacolo in cui è apparso nella triplice veste di autore, regista e interprete, è stato Danzando Galileo, presentato al Teatro Coccia di Novara con 300 ballerini in scena e un coro di voci bianche.
Paolo Castaldi
PAOLO CASTALDI
Autore di fumetti, storyboarder e illustratore milanese, classe 1982. Ha collaborato con importanti aziende televisive e pubblicitarie in veste di illustratore e storyboarder, quali SKY , Canal Jimmy, MTV e con vari studi creativi come Real Life Television e Studio Bozzetto. Debutta nel mondo del fumetto con la storia breve I will never be clean again, scritta da Adriano Barone, con il quale poi realizza The anomaly, sempre per Star Comics. Nel 2008 pubblica la storia breve Non troppo lontano edita dal comune di Settimo Milanese. In seguito inizia la collaborazione con Edizione Voilier, per la quale pubblica il romanzo a fumetti Nuvole rapide in due parti (nel 2009 e nel 2010). Nel Febbraio del 2011 pubblica con BeccoGiallo Etenesh, l'odissea di una migrante.
Autore di fumetti, storyboarder e illustratore milanese, classe 1982. Ha collaborato con importanti aziende televisive e pubblicitarie in veste di illustratore e storyboarder, quali SKY , Canal Jimmy, MTV e con vari studi creativi come Real Life Television e Studio Bozzetto. Debutta nel mondo del fumetto con la storia breve I will never be clean again, scritta da Adriano Barone, con il quale poi realizza The anomaly, sempre per Star Comics. Nel 2008 pubblica la storia breve Non troppo lontano edita dal comune di Settimo Milanese. In seguito inizia la collaborazione con Edizione Voilier, per la quale pubblica il romanzo a fumetti Nuvole rapide in due parti (nel 2009 e nel 2010). Nel Febbraio del 2011 pubblica con BeccoGiallo Etenesh, l'odissea di una migrante.
Massimo Fossati
MASSIMO FOSSATI
Nato a Savona come Libero, il protagonista del suo romanzo L’angelo triste, approda in Piemonte agli inizi degli anni sessanta al seguito della famiglia. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino, vive e lavora a Pinerolo dove esercita la professione di avvocato. Per Sovera Edizioni, nella nuova collana I Camaleonti curata da Natascia
Pane dell’Agenzia letteraria Contrappunto di Torino, ha pubblicato il suo primo
romanzo.
Nato a Savona come Libero, il protagonista del suo romanzo L’angelo triste, approda in Piemonte agli inizi degli anni sessanta al seguito della famiglia. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Torino, vive e lavora a Pinerolo dove esercita la professione di avvocato. Per Sovera Edizioni, nella nuova collana I Camaleonti curata da Natascia
Pane dell’Agenzia letteraria Contrappunto di Torino, ha pubblicato il suo primo
romanzo.
Paolo Pasi
PAOLO PASI
Paolo Pasi (1963, milanese) è giornalista Rai e scrittore. Ha vinto la prima edizione del premio giornalistico Ilaria Alpi e, nel 2005, il premio Giallomilanese. Nel novembre 2000 ha esordito con la raccolta di racconti Ultimi messaggi dalla città (ExCogita di Luciana Bianciardi, prefazione di Dan Fante). Altre raccolte di racconti sono Storie senza notizia (sempre per ExCogita) e Le brigate Carosello (ExCogita, prefazione di Fernanda Pivano). Nel 2007 è uscito il suo romanzo L'estate di Bob Marley (Tullio Pironti Editore). Memorie di un sognatore abusivo (Edizioni Spartaco, 2009) è il suo secondo romanzo. Nel luglio 2011 è uscito il suo nuovo libro, una raccolta di racconti dal titolo E il cane parlante disse bang, Edizioni Spartaco. Altri racconti sono usciti in varie antologie. Paolo Pasi è anche chitarrista e scrive canzoni. Il suo Cd Fuori dagli schermi, uscito nel 2011 e autoprodotto, contiene nove brani ispirati ad altrettante storie.
Paolo Pasi (1963, milanese) è giornalista Rai e scrittore. Ha vinto la prima edizione del premio giornalistico Ilaria Alpi e, nel 2005, il premio Giallomilanese. Nel novembre 2000 ha esordito con la raccolta di racconti Ultimi messaggi dalla città (ExCogita di Luciana Bianciardi, prefazione di Dan Fante). Altre raccolte di racconti sono Storie senza notizia (sempre per ExCogita) e Le brigate Carosello (ExCogita, prefazione di Fernanda Pivano). Nel 2007 è uscito il suo romanzo L'estate di Bob Marley (Tullio Pironti Editore). Memorie di un sognatore abusivo (Edizioni Spartaco, 2009) è il suo secondo romanzo. Nel luglio 2011 è uscito il suo nuovo libro, una raccolta di racconti dal titolo E il cane parlante disse bang, Edizioni Spartaco. Altri racconti sono usciti in varie antologie. Paolo Pasi è anche chitarrista e scrive canzoni. Il suo Cd Fuori dagli schermi, uscito nel 2011 e autoprodotto, contiene nove brani ispirati ad altrettante storie.
Anna Maria Habermann
ANNA MARIA HABERMANN
Anna Maria Habermann è figlia di padre ungherese e di madre italiana. Si è diplomata in pianoforte e ha conseguito la laurea in Medicina specializzandosi in ortopedia e traumatologia. Per molti anni ha esercitato la professione di medico chirurgo ortopedico tenendo collateralmente corsi di fisiopatologia per musicisti all’Accademia di Imola. Dopo la morte del padre si è dedicata a ricerche storiche sull’Ungheria negli anni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale riportando alla luce documenti e vicende che la Storia Ufficiale ha relegato nella zona grigia dell’indifferenza e dell’oblio E’ vincitrice con L’ultima lettera per Tibor ( La Giuntina, Firenze) del primo premio assoluto al III concorso Mario Tobino. Nel 2009 ha pubblicato Tamas konyve (Kyeselbach, Budapest) testo documentario, dedicato al fratello disperso nei campi di concentramento nazisti. Nel 2010 pubblica con la Casa Editrice Proedi Il Labirinto di carta, libro che varca il muro del silenzio che ci separa da coloro che non possono risponderci.
Anna Maria Habermann è figlia di padre ungherese e di madre italiana. Si è diplomata in pianoforte e ha conseguito la laurea in Medicina specializzandosi in ortopedia e traumatologia. Per molti anni ha esercitato la professione di medico chirurgo ortopedico tenendo collateralmente corsi di fisiopatologia per musicisti all’Accademia di Imola. Dopo la morte del padre si è dedicata a ricerche storiche sull’Ungheria negli anni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale riportando alla luce documenti e vicende che la Storia Ufficiale ha relegato nella zona grigia dell’indifferenza e dell’oblio E’ vincitrice con L’ultima lettera per Tibor ( La Giuntina, Firenze) del primo premio assoluto al III concorso Mario Tobino. Nel 2009 ha pubblicato Tamas konyve (Kyeselbach, Budapest) testo documentario, dedicato al fratello disperso nei campi di concentramento nazisti. Nel 2010 pubblica con la Casa Editrice Proedi Il Labirinto di carta, libro che varca il muro del silenzio che ci separa da coloro che non possono risponderci.
Antonio Mercurio
ANTONIO MERCURIO
Antonio Mercurio è figlio d’arte. Il padre pittore gli ha sicuramente trasmesso una sensibilità per la scala cromatica che trasferisce come materiale visivo nelle sue composizioni letterarie. Esercita la professione di medico, specialista chirurgo e urologo. Di origine napoletana si è trasferito a Milano dove vive da oltre quarant’anni. Per l’editore Crocetti ha pubblicato nella collana Alabatros: Lunaria una raccolta di poesie, e Requiem nel bosco, con Excogita editore, un giallo “espressionista”, dallo stile denso e raffinato.
Antonio Mercurio è figlio d’arte. Il padre pittore gli ha sicuramente trasmesso una sensibilità per la scala cromatica che trasferisce come materiale visivo nelle sue composizioni letterarie. Esercita la professione di medico, specialista chirurgo e urologo. Di origine napoletana si è trasferito a Milano dove vive da oltre quarant’anni. Per l’editore Crocetti ha pubblicato nella collana Alabatros: Lunaria una raccolta di poesie, e Requiem nel bosco, con Excogita editore, un giallo “espressionista”, dallo stile denso e raffinato.
Il labirinto di carta
OPERA PRESENTATA: IL LABIRINTO DI CARTA
AUTORE: ANNA MARIA HABERMANN
EDITORE: PROEDI
Romanzo documentario o “ documentario che si fa romanzo” Il labirinto di carta immette il lettore in un’atmosfera rarefatta, ridando voce e anima a persone e avvenimenti che il tempo ha lasciato cadere nell’oblio. Nel dare spazio ai protagonisti della storia,( il romanzo ha il passo di un romanzo epistolare) l’autrice imbastisce una vicenda umana di rara intensità, dove dietro la vicissitudini di una famiglia ebrea separata dalle persecuzioni della Shoah, si profila la Storia che ha portato l’Europa verso il baratro del secondo conflitto mondiale. Riesce con delicata sensibilità a consegnarci un ritratto di uomini e donne, travolti da una tragedia insensata, non occultando, tra le parole dello scambio epistolare, il dolore di un padre forzatamente separato da un figlio e di un figlio che vive lontano dal padre, proponendoci un microcosmo familiare che rivive e prende contorni con il procedere della lettura.
Su questo complesso microcosmo spicca il ritratto del fratello Tamas, il ragazzo che non è ritornato dalla deportazione e del quale l’autrice ha scoperto l’esistenza frugando nel doppio fondo di una cassaforte a muro e in un vecchio baule rimasto in soffitta. Vissuta all’oscuro di un segreto di cui gli altri erano a conoscenza - dai suoi genitori agli abitanti di busto Arsizio, paese dell’hinterland dove la scrittrice è vissuta per anni - Anna Maria Habermann si mette sulle tracce di un dolore e di una storia che le sono stati risparmiati ma che ha respirato nell’aria e percorre un “labirinto di carta” invitando il lettore a seguirla in questa strabiliante avventura. Studia e impara l’ungherese e va a trovare gli ultimi testimoni di questa complessa vicenda, riscopre qualcosa di suo padre, forse il motivo che lo aveva spinto a celarle questo segreto..
Scritto con una prosa calda, ma impeccabile e “classica”, Il romanzo è una polifonia di voci di un dramma che ancora oggi dovrebbe interrogare le nostre coscienze.
AUTORE: ANNA MARIA HABERMANN
EDITORE: PROEDI
Romanzo documentario o “ documentario che si fa romanzo” Il labirinto di carta immette il lettore in un’atmosfera rarefatta, ridando voce e anima a persone e avvenimenti che il tempo ha lasciato cadere nell’oblio. Nel dare spazio ai protagonisti della storia,( il romanzo ha il passo di un romanzo epistolare) l’autrice imbastisce una vicenda umana di rara intensità, dove dietro la vicissitudini di una famiglia ebrea separata dalle persecuzioni della Shoah, si profila la Storia che ha portato l’Europa verso il baratro del secondo conflitto mondiale. Riesce con delicata sensibilità a consegnarci un ritratto di uomini e donne, travolti da una tragedia insensata, non occultando, tra le parole dello scambio epistolare, il dolore di un padre forzatamente separato da un figlio e di un figlio che vive lontano dal padre, proponendoci un microcosmo familiare che rivive e prende contorni con il procedere della lettura.
Su questo complesso microcosmo spicca il ritratto del fratello Tamas, il ragazzo che non è ritornato dalla deportazione e del quale l’autrice ha scoperto l’esistenza frugando nel doppio fondo di una cassaforte a muro e in un vecchio baule rimasto in soffitta. Vissuta all’oscuro di un segreto di cui gli altri erano a conoscenza - dai suoi genitori agli abitanti di busto Arsizio, paese dell’hinterland dove la scrittrice è vissuta per anni - Anna Maria Habermann si mette sulle tracce di un dolore e di una storia che le sono stati risparmiati ma che ha respirato nell’aria e percorre un “labirinto di carta” invitando il lettore a seguirla in questa strabiliante avventura. Studia e impara l’ungherese e va a trovare gli ultimi testimoni di questa complessa vicenda, riscopre qualcosa di suo padre, forse il motivo che lo aveva spinto a celarle questo segreto..
Scritto con una prosa calda, ma impeccabile e “classica”, Il romanzo è una polifonia di voci di un dramma che ancora oggi dovrebbe interrogare le nostre coscienze.
Requiem nel bosco
OPERA PRESENTATA: REQUIEM NEL BOSCO
AUTORE: ANTONIO MERCURIO
EDITORE: EXCOGITA EDITORE
Requiem nel bosco si sviluppa come il progressivo svelamento di un trauma che blinda i due protagonisti del romanzo: Angelo, l’uomo senza odore, e Delfina, La ragazza cieca dotata di una prodigiosa sensibilità olfattiva. All’incrocio di questi due personaggi, monadi lanciate in percorsi solitari, in una città senza nome e senza volto, sta l’Evento che custodisce il senso della storia. Sulla traccia di un segreto violento ciascuno farà la propria strada fino a quando il destino non rivelerà ciò che è stato rimosso. Complice del destino, l’influenza forte e misteriosa di un pittore austriaco, Egon Schiele (1890-1918), che verso la fine porta a un’imprevedibile catarsi... Il giallo ha le qualità di un’opera letteraria per lo stile teso e sorvegliato che indugia, sotto la regia di un autore onnisciente, a scrutare i pensieri più intimi dei personaggi. La realtà viene scandagliata nella suo profluvio di colori, odori, suoni, in un’orgia estetica che si placa quando tutto è riportato alle dimensioni della violenza, di cui il bosco è inquietante metafora.
AUTORE: ANTONIO MERCURIO
EDITORE: EXCOGITA EDITORE
Requiem nel bosco si sviluppa come il progressivo svelamento di un trauma che blinda i due protagonisti del romanzo: Angelo, l’uomo senza odore, e Delfina, La ragazza cieca dotata di una prodigiosa sensibilità olfattiva. All’incrocio di questi due personaggi, monadi lanciate in percorsi solitari, in una città senza nome e senza volto, sta l’Evento che custodisce il senso della storia. Sulla traccia di un segreto violento ciascuno farà la propria strada fino a quando il destino non rivelerà ciò che è stato rimosso. Complice del destino, l’influenza forte e misteriosa di un pittore austriaco, Egon Schiele (1890-1918), che verso la fine porta a un’imprevedibile catarsi... Il giallo ha le qualità di un’opera letteraria per lo stile teso e sorvegliato che indugia, sotto la regia di un autore onnisciente, a scrutare i pensieri più intimi dei personaggi. La realtà viene scandagliata nella suo profluvio di colori, odori, suoni, in un’orgia estetica che si placa quando tutto è riportato alle dimensioni della violenza, di cui il bosco è inquietante metafora.
Bruno Milone
BRUNO MILONE
Bruno Milone è docente di Filosofia e Storia in un liceo milanese.
Collateralmente ha sviluppato i suoi interessi nel campo dell’Etica, del Dialogo tra le culture e dei Diritti Umani, svolgendo attività culturali e formative con gli immigrati presso associazioni e centri studi interculturali. È stato membro del Comitato etico dell’ANMCO. Scrive per il mensile Viator e coordina la rivista In/Oltre (Ed. Jaca Book). Ha scritto il saggio: Tolstoj e il rifiuto della violenza.
Bruno Milone è docente di Filosofia e Storia in un liceo milanese.
Collateralmente ha sviluppato i suoi interessi nel campo dell’Etica, del Dialogo tra le culture e dei Diritti Umani, svolgendo attività culturali e formative con gli immigrati presso associazioni e centri studi interculturali. È stato membro del Comitato etico dell’ANMCO. Scrive per il mensile Viator e coordina la rivista In/Oltre (Ed. Jaca Book). Ha scritto il saggio: Tolstoj e il rifiuto della violenza.
L'angelo triste
OPERA PRESENTATA: L'ANGELO TRISTE
AUTORE: MASSIMO FOSSATI
EDITORE: SOVERA MULTIMEDIA
Dal casuale ritrovamento di una vecchia pagina di un giornale di provincia Libero Grandi, all’età di quarantaquattro anni, scopre che la sua vita scialba e senza prospettive è stata pesantemente condizionata da un insospettabile errore commesso vent’anni prima e da tutta una serie di sotterfugi perpetrati ai suoi danni. La rivelazione, per lui traumatica, scardina dalle fondamenta le convinzioni che lo avevano guidato fino ad allora e lo porta ad analizzare tutta la sua esistenza, attraverso il ventennio fascista, le vicende belliche e la triste esperienza matrimoniale al fianco di Carla, donna algida e distaccata, ripercorrendone le tappe durante la sua solitaria traversata notturna, dalla Liguria alla Corsica, a bordo della sua piccola imbarcazione. Sarà soltanto all’esito di questo catartico viaggio nella memoria e del casuale incontro con Lina che Libero troverà la via per affrancarsi dal peso della sua opprimente quotidianità e per credere ancora nella possibilità di un futuro per lui diverso.
AUTORE: MASSIMO FOSSATI
EDITORE: SOVERA MULTIMEDIA
Dal casuale ritrovamento di una vecchia pagina di un giornale di provincia Libero Grandi, all’età di quarantaquattro anni, scopre che la sua vita scialba e senza prospettive è stata pesantemente condizionata da un insospettabile errore commesso vent’anni prima e da tutta una serie di sotterfugi perpetrati ai suoi danni. La rivelazione, per lui traumatica, scardina dalle fondamenta le convinzioni che lo avevano guidato fino ad allora e lo porta ad analizzare tutta la sua esistenza, attraverso il ventennio fascista, le vicende belliche e la triste esperienza matrimoniale al fianco di Carla, donna algida e distaccata, ripercorrendone le tappe durante la sua solitaria traversata notturna, dalla Liguria alla Corsica, a bordo della sua piccola imbarcazione. Sarà soltanto all’esito di questo catartico viaggio nella memoria e del casuale incontro con Lina che Libero troverà la via per affrancarsi dal peso della sua opprimente quotidianità e per credere ancora nella possibilità di un futuro per lui diverso.
Pier Luigi Bonora
PIER LUIGI BONORA
Pier Luigi Bonora, Professore ordinario di Scienza e Tecnologia dei materiali a riposo, nato (1937) e laureato in Chimica Pura a Ferrara, ha insegnato e ricercato nella stessa città e a Genova, Marsiglia, Parigi, Hackensack (NJ), Trento e attualmente a Udine. La corrosione e protezione dei materiali è l’argomento principale delle sue attività economiche e professionali, dal quale ha ricevuto soddisfazioni e onori, ossia “tiepide carezze del mondo”. Alla attività accademica e scientifica ha affiancato un profondo interesse per la scrittura e per la poesia che ha trovato espressione in un suo libro di liriche e prose, di recente pubblicazione, dal titolo: Di me dell’amore alla vita. Tentativi di dare estetica ai pensieri.
Pier Luigi Bonora, Professore ordinario di Scienza e Tecnologia dei materiali a riposo, nato (1937) e laureato in Chimica Pura a Ferrara, ha insegnato e ricercato nella stessa città e a Genova, Marsiglia, Parigi, Hackensack (NJ), Trento e attualmente a Udine. La corrosione e protezione dei materiali è l’argomento principale delle sue attività economiche e professionali, dal quale ha ricevuto soddisfazioni e onori, ossia “tiepide carezze del mondo”. Alla attività accademica e scientifica ha affiancato un profondo interesse per la scrittura e per la poesia che ha trovato espressione in un suo libro di liriche e prose, di recente pubblicazione, dal titolo: Di me dell’amore alla vita. Tentativi di dare estetica ai pensieri.
Giorgio Cesati Cassin
GIORGIO CESATI CASSIN
Giorgio Cesati Cassin nasce a Milano nel 1930. Medico chirurgo, si specializza in otorinolaringoiatria, in anestesia e rianimazione e in oncologia, trascorre lunghi anni a esaminare il corpo ricavandone crescente insoddisfazione. Decide allora di scrutare l'anima, diventando, con un faticoso percorso, psicoterapeuta. Approdato successivamente alla spiaggia del Conversazionalismo e diventato membro dell'Accademia delle Tecniche conversazionali di Giampaolo Lai, si scopre disidentico e polimorfo e inizia a scrivere dopo aver frequentato e conosciuto Giuseppe Pontiggia che, prematuramente scomparso, non fa a tempo ad inserirlo nelle sue Vite di uomini non illustri, seconda edizione. Siccome non aspira alla fama, con protervia tutt'ora impunita, novello Deucalione superstite al diluvio inviato da Zeus, si ostina a scrivere con la speranza di essere letto. Ha pubblicato con, ahimè, La Vita Felice: I racconti del caos (2000, 2a ed. 2011) in cui il filo conduttore che lega i personaggi, incolpevoli vittime delle passioni, sembrerebbe l'evento caotico; Il Grattacielo di Nizza (2001, 2a ed. 2011) una storia del genere psico-noir, in cui il protagonista, tra un genitore biologico e un padre adottivo che gli preferisce l'altro figlio, consuma la sua vita nella passione della mancanza; Un uomo in bilico (2003, 2a ed. 2011) dove l'esistenza del protagonista è lacerata dalla contraddizione, dalla dicotomia tra l'attrazione per le donne e la necessità di sfuggirle; Fumo dagli occhi (settembre 2011), storia di un bambino che "scopre" il mondo dei grandi, mettendo alla prova tutte le certezze che costellano la sua visione infantile. Malgrado gli argomenti delle sue opere siano tutt'altro che allegri, lo scrittore riesce a renderli leggibili con, come scriveva Pontiggia, "una grazia sorniona, una ironia malinconica, a volte con effetti paradossali, surreali e grotteschi". Fa attivamente parte dei moderatori dello staff del Libroforum.
Giorgio Cesati Cassin nasce a Milano nel 1930. Medico chirurgo, si specializza in otorinolaringoiatria, in anestesia e rianimazione e in oncologia, trascorre lunghi anni a esaminare il corpo ricavandone crescente insoddisfazione. Decide allora di scrutare l'anima, diventando, con un faticoso percorso, psicoterapeuta. Approdato successivamente alla spiaggia del Conversazionalismo e diventato membro dell'Accademia delle Tecniche conversazionali di Giampaolo Lai, si scopre disidentico e polimorfo e inizia a scrivere dopo aver frequentato e conosciuto Giuseppe Pontiggia che, prematuramente scomparso, non fa a tempo ad inserirlo nelle sue Vite di uomini non illustri, seconda edizione. Siccome non aspira alla fama, con protervia tutt'ora impunita, novello Deucalione superstite al diluvio inviato da Zeus, si ostina a scrivere con la speranza di essere letto. Ha pubblicato con, ahimè, La Vita Felice: I racconti del caos (2000, 2a ed. 2011) in cui il filo conduttore che lega i personaggi, incolpevoli vittime delle passioni, sembrerebbe l'evento caotico; Il Grattacielo di Nizza (2001, 2a ed. 2011) una storia del genere psico-noir, in cui il protagonista, tra un genitore biologico e un padre adottivo che gli preferisce l'altro figlio, consuma la sua vita nella passione della mancanza; Un uomo in bilico (2003, 2a ed. 2011) dove l'esistenza del protagonista è lacerata dalla contraddizione, dalla dicotomia tra l'attrazione per le donne e la necessità di sfuggirle; Fumo dagli occhi (settembre 2011), storia di un bambino che "scopre" il mondo dei grandi, mettendo alla prova tutte le certezze che costellano la sua visione infantile. Malgrado gli argomenti delle sue opere siano tutt'altro che allegri, lo scrittore riesce a renderli leggibili con, come scriveva Pontiggia, "una grazia sorniona, una ironia malinconica, a volte con effetti paradossali, surreali e grotteschi". Fa attivamente parte dei moderatori dello staff del Libroforum.
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