Pioggerella di marzo
di Iena
Pioggerella
di marzo
Che
cadi leggera sui tetti
Tintinnii
argentini
E
mi riporti alle poesie dell’infanzia
Infanzia
segreta
Infanzia
violata
Ma
oggi mi appari sporca e fastidiosa
Mi
togli l’aria
La
mia aria preziosa
E
i miei cinque chilometri di ossessivo girare
Come
un criceto
Un
criceto in gabbia
E
ti vedo
Che
scorri sui muri
Sui
tetti
Sui
sacchi di monnezza lucidi e neri
Per
lavare i peccati del mondo
Ma
non basti
Sei
un fastidio e basta
Sei
sporco di fiati
Di
smog
E
di pensieri
Sei
sporca
Cadi
gravosa
E
ti perdi in rivoli neri
Ci
vuole un diluvio, un diluvio d’amore
Per
lavare la pena
Annegare
il maligno
E,
dopo, forse,
tornerà
il sole anche nel mio piccolo spicchio di cielo
anche
fra le sbarre che mi imprigionano il cuore.
* Il nome dell'autore detenuto è di fantasia. Il testo qui riportato non è una trascrizione fedele ma è frutto di una personale e approssimata rielaborazione del testo originale letto dall'autore durante i nostri incontri.
* Il nome dell'autore detenuto è di fantasia. Il testo qui riportato non è una trascrizione fedele ma è frutto di una personale e approssimata rielaborazione del testo originale letto dall'autore durante i nostri incontri.
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