PAROLE OLTRE - LA VOCE DEI DETENUTI
Caro amico
Caro amico
di Gio
Zero ci ha lasciati, non sappiamo dove è andato.
Spero bene abbia trovato.
Lui lo merita perché ci ha sempre rafforzato e una parola dolce ha sempre dato.
Parrucchiere è stato e i suoi lavori ha dispensato: disegna a iosa, orologi, macchinine di stuzzicadenti ha elaborato che i nostri cari hanno apprezzato.
Sì, una persona speciale per me, che dovevo di Dio parlare a lui pronto a ascoltare e i miei consigli apprezzare. Anche la mia principessa di lui sentiva parlare e il suo ritratto lodare.
Zero, la vita ci ha fatto incontrare e il destino per il momento separare ma la posta ci può riavvicinare e con la mente ci può riunire.
Sì caro amico,
adesso ti devo lasciare perché alla mia principessa voglio pensare e al supermercato con la mente la voglio portare per guardare e toccare e un bel regalo donare, ma io non lo posso fare perché solo il mio amore a lei potrò dispensare.
E' questo il regalo più bello che le posso donare.
Sì, sappi che al più presto, o mia principessa ti voglio abbracciare e di baci straziare. L'unica cosa che per il momento possiamo fare è con la mente viaggiare in attesa di poterci baciare.
Ciao,
Gio.
* Il nome dell'autore detenuto è di fantasia. Il testo qui riportato non è una trascrizione fedele ma è frutto di una personale e approssimata rielaborazione del testo originale letto dall'autore durante i nostri incontri.
Nessun commento:
Posta un commento