Befana
di Gio
La befana viene di notte con le scarpe tutte rotte.
Quante volte abbiamo sentito questa filastrocca. Notte.
Anche qui me l'hai portata, ma regali non ha dato, per qualcuno solo
carbone di zucchero, che ai bambini piace assai.
Con la sua scopa di
saggina, è volata e il globo ha visitato. Ansia e gioia ha
dispensato, ma nel cuore ha anche scavato.
Sì, perché qui si può
meditare e ai propri problemi pensare. Tutte le feste porta via,
anche se a qualcuno non piace assai, perché ai bei ricordi l'ha
portato, quando a casa festeggiava, per la gioia della bambina, la
vecchietta di peluche, Portava caramelle e cioccolata e poi a
nascondino si giocava e a cavalluccio quante volte sulle spalle ti ho
portato!
oramai anche tu alla befana non
credi più. Ma per i dolci l'hai aspettata. Io una smemoranda ti ho
mandato, così le tue emozioni puoi annotare, in attesa che ci
possiamo abbracciare.
Al telefono ti ho sentita e la nonna ho
salutato. Ma poi solo tu sei esistita in un insieme di parole. Siamo
passati dalla scuola al Natale e Capodanno che tristemente hai
passato.
Forza, dai amore mio, la befana vola via e insieme la tua
tristezza porta via.
Sei cresciuta troppo in fretta, figlia mia, ma
sorridi che il mio cuore devi scaldare e al futuro pensare. Gio io e
te, per tutta la vita.
Ciao, principessa.
L'alba è arrivata e il
nuovo giorno ha portato e il tuo sorriso mi ha abbagliato.
Ciao, Gio.
* Il nome dell'autore detenuto è di fantasia. Il testo qui riportato non è una trascrizione fedele ma è frutto di una personale e approssimata rielaborazione del testo originale letto dall'autore durante i nostri incontri.
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