LE CITTA' INVISIBILI IN CARCERE - PROGETTO
Metamorfosi di Narciso - Salvador Dalì (1937) |
Il progetto nasce su iniziativa di Simon Pietro De Domenico, referente con Azalen Tomaselli del progetto Libroforum, nella Casa Circondariale San Vittore di Milano.
Operativamente, si articola in tre fasi. Una prima fase consistente nella lettura e nel commento di brani tratti da Le città invisibili di Italo Calvino;
una seconda fase costituita dall’elaborazione scritta di una serie di città immaginarie, sulla scia del modello calviniano, in cui siano coinvolte, oltre alle persone detenute, le persone che in vario modo vivono il carcere: volontari, educatori, agenti.
Una terza fase che prevede la pubblicazione dei testi prodotti, lungo l’arco di durata del progetto, alcuni dei quali, letti dai medesimi autori e registrati, potranno entrare a far parte di un audiolibro.
Le città invisibili di Italo Calvino, come è noto, riporta una serie di relazioni di viaggio rese da Marco Polo a Kublai Kan, imperatore dei Tartari, (nella realtà storica imperatore dei mongoli). La carrellata di città che costituisce l'armatura del libro è frutto dell'invenzione dell'ambasciatore e sottende l’impossibilità di abbracciare la realtà (nella metafora proposta da Calvino rappresentata dall’impero sconfinato di Kublai Kan). Compito dell’uomo è costruire la realtà, immaginandola.