Incontro del 10 marzo 2014 Milano Casa circondariale San Vittore.
La favola di Iginia Busisi Scaglia: Pensierina Pensierosa, aperta a tanti finali.
Resoconto di Greta Mancassola
Azalen Tomaselli, Giorgio Cesati Cassin, Greta Mancassola e Simon Pietro De Domenico con le persone detenute.
Oggi il tempo ha giocato un brutto scherzo. Ha illuminato Milano con caldi e luminosi raggi primaverili per poi sorprendere tutti i coraggiosi - che già avevano festeggiato l’arrivo della bella stagione - con un venticello pungente. Greta, infreddolita a causa della leggera giacca scelta la mattina, si ritrova in Piazza Filangeri con Azalen e Simone. Per Greta, giovane studentessa che ha da poco cominciato l’attività di volontariato al sesto, questo è il secondo incontro. Dopo un piccolo problema per il permesso di entrata e i soliti controlli, i tre si incamminano verso il sesto, attraversando i numerosi cancelli che, piano piano, segnano il distacco dalla realtà fuori.
Arrivati al sesto raggio, c’è un’atmosfera strana: saluti, abbracci e confusione animano il corridoio. Più tardi, Baker ci spiegherà che il motivo di tale caos consiste nel trasferimento di ben 14 detenuti. Dopo varie considerazione sullo svuotamento dei vari reparti, cominciano ad arrivare gli altri interessati e il Libroforum può cominciare.
Azalen propone la lettura di una favola scritta da Iginia Busisi Scaglia chiamata Pensierina Pensierosa. La storia è molto semplice. Pensierina Pensierosa era una bambina introversa e riflessiva che non amava giocare con gli altri bambini o stare in mezzo alla gente. Un giorno, dopo avere appreso da un vecchietto che era stata vittima di una magia che le ispirava solo “pensieri neri”, si mise alla ricerca della fatina rosa per riacquistare il potere di pensare pensieri rosa. La particolarità di questa favola è dovuta alla presenza di tre possibili finali che Baker, con voce chiara, legge per i presenti.